Youth Bank
La Youth Bank Olgiate Comasco è costituita da 10 giovani in gamba che hanno deciso di spendersi per il bene della loro comunità, incoraggiando le idee e l’entusiasmo dei loro coetanei.
I loro nomi? Eccoli: Francesco Villanova, Chiara Testoni, Chiara Livio, Matteo Zanotti, Martina Pillitteri, Alessandra Turchiano, Marco Piccitto, Elisa Lepore, Silvia Floris e Paolo Folador.
Negli scorsi mesi sono stati formati, seguiti da educatori coach e pedagogisti professionisti (un nome su tutti, quello della dott.ssa Amina Pizzala) diventando Youth Planners: hanno, cioè, imparato a scrivere un bando, a dare un valore a un progetto, a stilare criteri e linee guida per giudicare le idee che saranno loro sottoposte dai giovani del territorio dell’Olgiatese.
Già, proprio così: giovani che incoraggiano altri giovani.
Coloro che hanno meno di 25 mani e un’idea vincente,tra le mani, per il territorio potranno presentare la loro proposta al comitato Youth Bank Olgiate, entro il 19 aprile 2018.
Il Comitato Youth Bank Olgiate, in collaborazione con La Comunità di Fondazione Comasca e la nostra Fondazione, finanzierà 6 progetti, per un totale di 30.000 euro.
Il contributo massimo richiedibile è pari a 5.000 euro per progetto.
Le priorità scelte dal Comitato degli Youth Bankers per la comunità dell’Olgiatese sono: riqualificare gli spazi già esistenti facendo attività rivolte ai giovani, rivalutare i giovani come risorsa, stimolare i giovani alla produzione artistica-culturale, sensibilizzare i giovani su tematiche all’ordine del giorno come 'dipendenze', 'bullismo', 'dispersione scolastica', 'integrazione e inclusione sociale'.
Mentre i criteri di valutazione che determineranno il successo o meno dei progetti che saranno loro presentati sono: la coerenza tra gli obiettivi e la stesura bando, la coerenza e l’armonia tra le azioni e la finalità progetto, la fattibilità e la sostenibilità del progetto.
Come Fondazione Paolo Fagetti Onlus siamo fieri di aver dato una chance a questi volenterosi e brillanti ragazzi.
Di aver puntato sulla loro sete di futuro.
Sì perché loro non sono il nostro presente: loro sono il nostro futuro.
Progetto Finanziato da:
